Sì, ma resta un paragone improprio perché la Stella Rossa aveva già ottenuto buoni risultati, e due anni dopo avrebbe vinto il titolo. In più, schierava diversi grandi giocatori

Se valutiamo solo le singole prestazioni possiamo dire tutto e il suo contrario.

Non è improprio, è giusto, che poi tra Stella Rossa/Real ci fossero meno differenze che tra Celtic e Manchester hai ragione, ma non cambia la sostanza.

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Stella Rossa superiore in quegli anni.

This.
Andate a leggere i nomi dei primi tre classificati nei palloni d'oro da metà anni 80 fino al 2000: in quanti non hanno mai giocato in Italia? Pochi, pochissimi.

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Anche questa volta ci rialzeremo, non più a testa alta, ma con il cuore.
Ma di spirito, voi, miserrimo furfante,
mai non ne aveste un´oncia, e di lettere tante
quante occorrono a far la parola: cretino!

In quegli anni in effetti si rimarcava sempre che solo Romario, fra i grandissimi, non aveva messo piede nel nostro campionato.
Le cose sono un po' calate nella prima metà dello scorso decennio e poi crollate da calciopoli in avanti.

Già dal 1980 al 1988 il campionato era di alto livello anche se solo Roma e Juventus erano squadre davvero competitive anche per l'Europa: l'Inter, Napoli e il Toro erano buone squadra ma nulla di eccezionale, il Milan lo sappiamo tutti com'era, la Samp satava gettando le basi dello squadrone che sarà a fine anni '80... l'equilibrio era grande, il livello medio altissimo e poteva capitare che un Verona ti vincesse lo scudo.

Dal 1988 al 1991 invece abbiamo almeno quattro squadre che si staccano dalle altre: Milan, Napoli, Inter e Samp con alle loro spalle Juve e Roma un po' staccate oltre un livello medio che riamane sempre altissimo come negli anni precedenti.

Dal 1991 al 1998 circa inizia una leggera parabola discendente che poi risale nuovamente negli anni a cavallo dell'inizio del nuovo millennio, gli anni delle famose sette sorelle, per poi ridiscendere nuovamente, questa volta a picco, dal 2003 in avanti.

Ma se dal 1990 al 1999 abbiamo dominato l'Europa

Non fatevi ingannare dal dominio di una squadra fortissima come quella Juve ed una epocale come il Milan, il campionato rimaneva sempre a livelli altissimi e spesso la UEFA sembrava quasi la Coppa Italia

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Sono d'accordo...per me bisogna distinguere fra "grandi nomi" e grandi squadre.
Cioè solitamente le cose combaciano ma, tanto per fare un esempio, il fatto che Zico giocasse a Udine non ha reso la squadra friuliana un team leggendario, perché il resto della rosa era buono ma non eccezionale, tolto un Causio però vecchiotto.
Lo stesso vale per altre ottime formazioni degli anni '80, che però in europa non sono state in grado di imporsi....Dal 1987/88 in avanti il livello complessivo è ulteriormente cresciuto rispetto al decennio precedente (in cui la Serie A era già al top, naturalmente, e sotto tutti i punti di vista, ma si staccava meno nettamente che nel prosieguo da Inghilterra, Spagna e Germania), perché sono arrivati tanti altri stranieri di grande caratura, e in più si è imposta una nuova generazione di campionissimi, quelli nati negli anni '60 e poi '70.

L'apice si è toccato forse a inizio del decennio, o comunque a cavallo fra i due decenni, in cui si avevano team storici e tante altre formazioni di primo piano. Ovviamente Genoa, Torino, Atalanta, Fiorentina e neppure il Parma erano forti come quel Milan, ma visto che arrivavano in fondo in europa mettendo in difficoltà squadre come Ajax, Anversa, Arsenal etc... possiamo dedurre che affrontarle tutte insieme in campionato fosse difficilissimo. Perché ogni partita fa episodio a sé e se tutte o quasi tutte le squadre che incontri sono di caratura importante, pur se inferiore alla tua, significa che per ottenere grandi risultati con continuità devi sempre essere al massimo. Il Milan e la Juve non potevano distrarsi neanche contro le medio-piccole perché il livello tecnico e tattico imponeva sempre il massimo della resa, tanto che la Juve quando è tornata allo scudetto ha perso due volte con il Padove retrocesso (!!), e tanto che il Milan contro il Parma sudava sempre 457 camicie, tanto che gli elimiani espugnavano San Siro anche in Supercoppa e interrompevano la storica serie di 58 match senza sconfitta...Tanto che l'Inter quasi retrocessa vinceva la Coppa UEFA.

Insomma per me quella è stata l'epoca più competitiva in assoluto, ed è proseguita fino all'epoca delle sette sorelle, quando Parma, Fiorentina e Lazio avevano rose che oggi farebbero concorrenza a quella della Juve senza problemi.

E' naturale poi che un ciclo simile si sia esaurito, e che da inizio anni '2000 spagnoli e inglesi abbiano fatto nel complesso molto meglio.

Oggi il divario qualitativo è molto alto a mio avviso, la Real Sociedad o l'Athtletic hanno qualità tecniche in che in Serie A non ha quasi nessuno, Chelsea, City e Liverpool sono squadre tranquillamente equiparabili alla Juve etc....

numero di fuoriclasse e tasso tecnico delle singole squadre a parte, il campionato italiano era difficilissimo perché tutte le compagini potevano vantare allenatori motlo preparati ed esperti, quasi tutti maestri di tattica capaci di imbrigliare spesso gli squadroni. perciò i campionati inglese e spagnolo saranno sempre delle pallide imitazioni della seria A di quei tempi. ma poi, che serietà possono avere campionati dove le prime squadre segnano 120 goal ciascuna? pagliacciate buone per i gonzi...