Ti quoto Marco, e credo anzi che sia una similitudine proprio ricercata dal Barcellona, che ha copiato e latinizzato il gioco degli olandesi, modificandone in parte la fisionomia per adattarla alla natura raffinata e palleggiata del calcio spagnolo.
Ho mostrato a un piccolo amico la prima azione della finale del 1974 e mi ha risposto: è il Barcellona con un'altra maglia? Che grafica vecchia però...

Simili i pregi, simili i difetti, simile la filosofia totale (mentre per il Milan il discorso è diverso e più tradizionale, anche se come titolari è forse la formazione più forte in assoluto fra tutte e tre), simili anche le critiche ricevute dai contestatori, allora come oggi soprattutto i fedeli al calcio concreto e pragmatico dell'Italia (e non solo), i Breriani divenuti Mourinhani-Lippiani & C. (basti pensare all'interista che ha scritto "Odio il Barcellona" o qualcosa del genere). Peraltro, anche allora si diceva che i giocatori dell'Ajax erano forti grazie al contesto, quando un gioco simile è di fatto impraticabile per chiunque altro, e richiede per prima cosa campioni e giocatori eclettici.

ACM non paragono gli scudetti olandesi con i nostri, anche se bisogna pur sempre vincerli ad esempio contro un Feyenoord campione d'Europa e un PSV con nomi di un certo peso, però quell'Ajax al meglio ha veramente riscritto le regole del calcio a livello globale, segnando un'epoca anche a livello iconografico, e come apici spettacolari siamo molto vicini (penso al 4-0 al Bayern, ma ci sono molte altre partite). E' finito forse un attimo prima ma non aveva la struttura economica del Milan.

Io ho solo discusso il valore dell'Eredivise dell'epoca a confronto con il campionato NBA style in cui giocava quel Milan, non ho certo messo in discussione l'impatto storico o la spettacolarità dei lanceri, figurati, ho sempre citato Barcellona, Milan e proprio l'Ajax di zio Gionni come le 3 squadre di club migliori di sempre

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Vincere in Serie A era senza dubbio più difficile, su questo sono pienamente d'accordo. I quattro scudetti dell'Era Capello sono un risultato straordinario, e certo i 7 conqistati dai Lancieri non possono valere di più.

Que Milan - almeno il primo - aveva forse una rosa speriore, fuoriclasse in ogni reparto, diciamo che il gioco avvolgente e rivoluzionario dell'Ajax ancora oggi mi conquista di più, non certo del miglior Milan (penso al 5-0 al Real), ma in media, rispetto a fasi in cui l'esasperazione sacchiana impedì di reggere sui due fronti.

Secondo me la squadra di club più forte è il Grande Real, perché quei risultati restano irraggiungibili e due come Puskas e Di Stefano non hanno mai più giocato insieme, però fra le prime 6-7 inserirei senza ombra di dubbio quelle che citi, insieme al Bayern degli anni '70 e alla Grande Inter.

il Barcellona è il secondo figlio di quell'Ajax

sarà un caso, e per me non lo è, ma la storia moderna e contemporanea di Milan e Barcellona è nata dalla diaspora delle idee del calcio totale (tramite Sacchi e tramite Cruijff). Poi, i due club hanno saputo integrare la lezione olandese con il proprio patrimonio nazionale - più tattica e difesa per il Milan, più palleggio per il Barcellona - ma la matrice è la medesima. Visione romanzata, ma secondo me abbastanza vicina al vero.

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keep 'em laughing as you go, but remember that the last laugh is on you

Forse un po' romanzata ma anche secondo me molto verosimile.

Io noto comunque più affinità fra Ajax e Barcellona, forse perché quel tipo di gioco è nel loro DNA da tantissimo tempo (il Barça ha un gioco simile da sempre, Cruijff ne ha accentuato i caratteri e limato alcuni bizantinismi), e lo impostano anche nelle fasi meno brillanti.

Per il Milan si è trattata più di una grande, grandissima parentesi, di qualcosa di più costruito: ecco perché servirono così tanti campionissimi.

A mio modo di vedere il Milan di Sacchi fu una vera e propria scheggia impazzita scaturita dal movimento Ajax-Olanda...una scheggia quasi improvvisa, emersa quasi per caso, che ebbe un impatto empatico incredibile, soprattutto in un paese come il nostro abituato ad altri canoni calcistici. Però vedo il calcio di Sacchi intrinsecamente diverso da quello sia di Ajax (calcio totale o semplicemente calcio anarcoide?) e Barcellona anche perchè fu una sorta di "libera interpretazione" di quel tipo di calcio...

Mutua il gioco a zona, anche se non è il primo in Italia, e poi aggiunge pressing sistematico, difesa d'acciaio e grande classe degli interpreti, tutti comunque legati a ruoli tradizionali e ben definiti, tolto forse Gullit. Rovescia la mentalità classica italiana, questo sì, portando la squadra ad aggredire anche in trasferta e su campi proibitivi.

Ajax e Barcellona però sono andati ben oltre: gli olandesi mettevano in campo diversi giocatori ultra-eclettici e annullavano il concetto di disposizione tradizionale (Haan e Neeskens erano universali, per fare due nomi, Cruijff quasi), il barça è arrivato schierare 7-8 centrocampisti in contemporanea, portando alle conseguenze più estreme lo sradicamento del ruolo. Mai visto nulla di simile nel Milan, il suo DNA è completamente diverso, incorporò nel gioco italiano e nelle sue peculiarità le novità olandesi senza però stravolgere le fondamenta.

Due delle pochissime squadre che hanno rivoluzionato il Calcio. Forse l'Ajax era più bella da vedere, ma il Milan di Sacchi secondo me era più forte e ha avuto un impatto maggiore sul Calcio. Se adesso il gioco è così veloce lo si deve soprattutto a quel Milan.

Milan di Sacchi era assolutamente superiore in difesa con due Mostri come Baresi e Maldini (più altri due ottimi come Costacurta e Tassotti). Poi io ero innamorato di Franklin Rijkaard, non mi stancherò mai di dire che aveva un altro passo rispetto a tutti gli altri giocatori. E poi che dire di Gullit e Van Basten? Senza dimenticare Carletto e soprattutto Donadoni.

Sui singoli di quella squadra vietato discutere, ma occhio che l'Ajax metteva in campo:

Krol e Suurbier, che erano pari ai laterali del Milan.
Centrali meno epocali di Baresi ma certo non di Costacurta o Galli come Vasovic, Hulsoff, Blaknenburg etc.

Haan, Muhren e Neeskens secondo me valevano (nel complesso) come i tre rossoneri Rijkaard, Ancelotti, Colombo.

Rep, Keizer e Cruijff più o meno valevano come i tre avanti del Milan, non vedo grossi divari.

C'è quindi grande equilibrio anche se parliamo di formazioni titolari e fuoriclasse in campo.

Nè Rep nè Keizer credo sia paragonabile a Gullit.
Cmq non capisco perchè il titolo del topic faccia riferimento al Milan 87-96 se di fatto si parla esclusivamente di quello di Sacchi.

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Più le cose cambiano, più restano le stesse.

LIBERA LA ROMA!