Quello che è certo è che entrambi spicciano casa a Carlo Ancelotti.

Ancelotti allenatore estremamente fortunato in Champions, ma che a livello di capacità di coaching, tattica e consistenza dei risultati non vale un unghia di Guardiola.
Ma nemmeno il pompato Sacchi, vale un unghia di Pep.

I giocatori che hanno avuto sia Ancelotti che Guardiola, non lo dicono appartamente ma a vedere le parole al miele per Pep si capisce chi considerano superiore.

Nonostante le #@*§ che dice Socrate, i giocatori del Bayern dell'epoca considerano Pep il miglior allenatore che hanno avuto, nonostante la Champions l'hanno vinta con il tipo tedesco, dal nome difficile.
Mentre furono molto critici con Ancelotti.

Guardiola è uno che prendi e ti migliori i calciatori, basta vedere le plusvalenze che sta facendo il City.

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"Una delle punizioni che ti spettano per non aver partecipato alla politica è di essere governato da esseri inferiori"
[Platone]

Uno che ha vinto in tre decadi diverse, con squadre diverse e in contesti calcistici diversi, raggiungendo almeno la semifinale di CL addirittura in quattro decadi, è immensamente superiore a quell'iper sopravvalutato di Guardiola, che fuori dal Barca ha rimediato immense figure di guano partendo da favorito.

Invece Ancelotti che perde scudetti contro il Montepellier non ha fatto figure peggiori?

Ancelotti allenatore con un #@*§ enorme, tra l'altro per me bollito da anni. Ha vinto quest'anno, ma deve ringraziare Benzema. La mano di Ancelotti in questo Real non si è vista. Giocavano e giocano male e hanno una difesa di legno.

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"Una delle punizioni che ti spettano per non aver partecipato alla politica è di essere governato da esseri inferiori"
[Platone]

Ormai questa cosa la ripeti come un mantra, ma credo vada adeguatamente contestualizzata.
"Guardiola migliora i giocatori" è una opinione (condivisibile o meno che sia) e come tale ci sta tutta.
Il discorso delle plusvalenze invece è un qualcosa di più oggettivo o se vogliamo di meno aleatorio.
Se uno segue la tua narrazione sembra che il City con Guardiola vada a prendere gente sconosciuta/semi-sconosciuta a pochi spicci per poi rivenderla (incredibilmente migliorata) a cifre pazzesche (oppure, come esaltavi qualche tempo fa, grazie a Guardiola il City quasi quasi si autofinanzia il mercato in entrata con le cessioni). Nei fatti non mi sembra sia proprio così.

In questa sessione di mercato hanno ceduto pezzi pregiati a ottime cifre, nello specifico:

- Sterling venduto al Chelsea per 56 (va però ricordato che nel 2015, prelevato dal Liverpool, era stato pagato 62).
- Gabriel Jesus venduto a 52 (pagato 32 nel 2016)
- Zinchenko venduto a 35 (preso a pochi spicci)

Le plusvalenze principali nelle passate stagioni invece sono:

- Danilo (Agosto 2019) nell'ambito dello scambio con Joao Cancelo è stato valutato 37 milioni (il City nel Luglio 2017 lo aveva pagato 40).
- Sané è stato venduto al Bayern per 49 milioni (e nel 2016 fu acquistato dallo Schalke04 per 45).
- Angelino venduto a 18 (ma acquistato a 12 e comunque con il City di Guardiola ha giocato poco/niente).

Poi ce ne sono altre ma parliamo di roba minore, cessioni inferiori a 10/15 milioni di euro e di giocatori che in realtà con il City di Guardiola non hanno mai giocato (e che sono più che altro il prodotto della politica societaria, che possiede diversi club sparsi nel mondo).

Quindi, a conti fatti e tirando le somme, in 6 anni di gestione Guardiola l'unica vera plusvalenza clamorosa è quella di Zinchenko. Buona (se non ottima) anche quella di Gabriel Jesus (anche se non fu comunque acquistato per 2 spicci). Le altre invece sono senz'altro buone cessioni ma non mi sembrano plusvalenze clamorose tale da giustificare il pompaggio che ne fai tu.
Il tuo mantra nei fatti francamente mi sembra un po' deboluccio, numeri alla mano almeno (e a tal proposito in una discussione di qualche tempo fa ti postai il dato dei soldi spesi e incassati sul calciomercato dal City nella gestione Guardiola).

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!